V. - Santa Maria delle Grazie - Il
Cenacolo di Leonardo.
Fra i monumenti milanesi, quelli
in istile lombardo, - forse i più numerosi, - e sono di mattoni con ghiere di
terra cotta, talvolta ornate, e rapporti di pietra, o di granito, di cui
sovente sono fatte alcune parti del monumento. Ma i monumenti di stile lombardo
sostanzialmente sono di terra cotta. Ciò meraviglierà, per avventura, coloro i
quali sanno che Milano è la città del granito. Né la terra cotta è il materiale
dei monumenti in istile lombardo solamente; la terra cotta riveste eziandio la
parte più bella di uno dei più geniali monumenti di Milano: Santa Maria delle
Grazie sul corso di porta Magenta. Appartiene al secolo XV, nessuno sa chi ne
fu autore, ma il monumento non ha bisogno della fama di un artista illustre per
destare viva e favorevole impressione in chi ha l’animo aperto alle gioje dell’arte;
Santa Maria delle Grazie colla cupola poligonale rinfiancata da tre absidi, formicolanti
d’ornati graziosi e delicati, è un modello di buon gusto architettonico nel
movimento delle sue masse e nella abbondanza inaudita delle sue decorazioni. A
un fianco della chiesa è l’antico monastero, ora Caserma di cavalleria, cui
apparteneva l’antico refettorio, oggi il celebre refettorio delle Grazie, col Cenacolo di Leonardo da Vinci.
Oh! il Cenacolo di Leonardo!
Prende tutta una parete del refettorio: la minore. Il suo stato presente desta
pietà. La testa del Cristo - l’ammirabile testa! - non si vede più. Dappertutto
il lavorìo distruggitore della umidità ha trionfato. Perciò il Cenacolo oggi è più un desiderio che un
fatto. Inutile descrivere questa pittura volgarizzata dalle riproduzioni tanto
numerose che, il solo elencarle, richiederebbe considerevole quantità di spazio.
Una copia delle più antiche, forse di uno scolaro di Leonardo, venne ristaurata
recentemente ed è fra le più belle e fedeli che si conoscano. Umilia così anche
la celebre stampa del Morghen - tanto popolare! Vorrebbesi che Leonardo abbia
dipinto la Cena fra il 1496 e il 1497. Queste date sono accettate con profonda
riserva dagli storici avveduti.