Hoerth Otto. Das Abendmahl des Leonardo da Vinci. Ein
Beitrag zur Frage seiner Kunstlerischen Rekonstruktion. Mit 25 Abbildungen in
Lichtdruck und 23 Tafeln. Leipzig, Hiersemann, 1908, 8° gr. pag. 250.
Il dipinto di Leonardo in S.
Maria delle Grazie è per noi la rappresentazione tipica dell’ultima Cena di
Cristo. Ma a questo alto significato contraddicono le rovinose condizioni
attuali dell’originale; noi non abbiamo potuto fin ora figurarci la concezione
leonardesca se non attraverso mediocri copie. Per apprezzarla nell’originaria
bellezza, perché il rispetto al capolavoro vieta oggi di restaurarlo e
completarlo, non v’ è altro mezzo che, mediante uno studio critico e
sistematico del dipinto e di tutti gli elementi che possono facilitare l’impresa,
riunire il materiale sufficiente per la creazione d’una copia tipica la quale
renda la Cena nello stato in cui la lasciò Leonardo quando vi diè l’ultimo
tocco di pennello. Buona parte del volume è consacrata a confutare la teoria
dello Strzygowski. (V. sotto questo nome). Fra gli elementi più importanti per
questa ricostruzione critica sono le teste degli Apostoli costituenti la serie
acquistata nel 1892 dal museo civico di Strasburgo, la qual serie l’Autore
dimostra autentica. L’Hoerth vuole con questo libro sostituire alle solite
descrizioni soggettive esame metodico e pone la conoscenza della genesi e del
contenuto della famosa composizione sopra un fondamento nuovo. L’ opera meriterebbe
un’analisi più ampia da parte di uno specialista. (Cfr. «Burlington Magazine»
luglio 1908).
L’elegante volume è adorno
di splendide tavole. Riproduce: il Cenacolo allo stato attuale, l’incisione di
Morghen e quella del Frey, la copia di Cesare Magno alle Grazie e quella di
Ponte Capriasca; disegni con studi per la Cena a Windsor, al Louvre, all’Accademia
di Venezia e per l’Adorazione al Louvre, agli Uffici, a Parigi nella Collezione
Walton; studi per il Bartolomeo e per il Giuda a Windsor, per Pietro e Giuda all’Ambrosiana,
il pastello di Brera, il Cristo e le sei teste della serie di Strasburgo e
quattro teste della collezione di Weimar.
Raccolta Vinciana, fascicolo IV, 1907-1908, p. 20