sabato 24 maggio 2014

1892 - FREY. Libro di Antonio Billi esistente in due copie nella Biblioteca Nazionale di Firenze




[p. 51]

Architettj Fiorentinj et Scultorj.

Lionardo da Vinci.

6. Lionardo di ser Piero da Vinci, ciptadino Fiorentino.
7. Costui in disegnio avanzo gli altri et ebbe inventioni bellissime, ma non colori molte cose, perche mai in niente anchor che belle satisfecie a se medesimo; et pero ci sono poche cose di suo, che il suo tanto conosciere gli errori non lo lascio fare.
8. Ritrasse la Gineura di Amerigho Benci, tanto bene finita, che ella propria non era altrimenti.

[p. 52]

1. Fecie una Nostra Donna in tavola, cosa rara, et uno Santo Giovanni.
2. Fecie una tavola da altare al signore Lodovico di Milano, che ha nome delle piu belle cose che in pittura si vegha, laquale esso signore mando nella Magnia allo imperatore.
3. Et in Milano è di suo uno cienacolo, cosa excellente.
4. Fece di terra un cavallo di smisurata grandeza, fuvj il duca francesco Sforza, per gittarlo di bronzo; ma da tutti fu giudicato impossibile, perche voleva gittarlo di uno pezo.
5. 6. Fecie infiniti disegni, maravigliosi: Et fra laltre una Nostra Donna et Santa Anna, che ando in Francia, et uno cartone della guerra de Fiorentini, quando ruppono Nicholo Piccinino, capitano del duca di Milano (a Anghiari) [Filippo
7. da Anghiari]. El quale comincio a mettere in opera nella sala del Consiglio di materia, che non serrava, in modo che
8. rimase imperfetta. Dettesi la colpa, che lui fu ingannato nello olio del seme del lino, che gli fu falsato.
9. Era universale in diverse cose, come nel tirare nelli
10. edifitij et acque, in prospettiva. Et come è detto, nel disegnio quasi passo tutti gli altri ne mai si quitava con lo animo;


11. sempre con lo ingegnio fabricava cose nuove. [Et fecie in Milano uno cenacolo miracoloso.]

Nessun commento:

Posta un commento